Come rendere un bagno per disabili accessibile
Progettare un bagno accessibile è fondamentale per garantire l'autonomia e la sicurezza delle persone con disabilità o ridotta mobilità, sia che si tratti di un ambiente domestico che non. In questo articolo, esploreremo le caratteristiche principali di un bagno senza barriere architettoniche, le misure necessarie per renderlo accessibile, e le normative che regolano la costruzione di bagni per disabili.
Indice dei contenuti
- Cosa si intende per bagno accessibile?
- Come deve essere un bagno senza barriere architettoniche?
- Che misure dovrebbe avere un bagno per disabili?
- Accorgimenti utili per un bagno disabili
- Bagni per disabili: normativa
Cosa si intende per bagno accessibile?
Il bagno per disabili diventa indispensabile quando in casa vive una persona con difficoltà di deambulazione. La maggior parte dei sanitari e dei mobili presenti nei bagni tradizionali sono progettati in base alle misure e alle proporzioni delle persone normodotate, costringendo spesso le persone disabili a richiedere l’aiuto degli altri e perdendo così la propria autonomia.
Un bagno accessibile deve tenere conto dell’ingombro di una eventuale sedia a rotelle, con arredi collocati in modo da garantire il giusto spazio di manovra e di accostamento. La progettazione deve essere personalizzata in base alle esigenze specifiche della persona a ridotta mobilità, offrendo soluzioni pratiche che facilitino le attività quotidiane, come l'igiene personale.
Come deve essere un bagno senza barriere architettoniche?
Per rendere un bagno domestico privo di barriere architettoniche, è necessario adottare diverse soluzioni progettuali che garantiscano facilità d'uso e sicurezza.
I bagni per disabili sono progettati con sanitari e arredi ad un'altezza superiore rispetto a quelli tradizionali per facilitare l’accesso e l’uso da parte delle persone con disabilità o con ridotta mobilità. Un WC più alto, ad esempio, riduce lo sforzo necessario per sedersi e rialzarsi, facilita il trasferimento dalla sedia a rotelle e offre una seduta comoda e sicura per chi ha difficoltà motorie.
Per rendere un bagno accessibile e senza barriere architettoniche, è utile integrare i seguenti prodotti:
- Maniglioni per disabili: questi supporti vengono installati vicino al WC, al lavabo e nella doccia per offrire un appoggio sicuro durante gli spostamenti. I maniglioni devono essere robusti e posizionati in punti strategici per fornire un aiuto stabile e affidabile.
- Alzawater: un alzawater è un rialzo per il WC che aumenta l'altezza della seduta. È particolarmente utile per le persone che trovano difficoltoso abbassarsi fino a un WC standard. Esistono modelli fissi e rimovibili, alcuni dei quali includono anche braccioli per un ulteriore supporto.
- Sedie per doccia o per vasca: le sedie per doccia o per vasca sono essenziali per garantire la sicurezza durante la detersione. Queste sedie sono antiscivolo, regolabili in altezza e spesso dotate di braccioli e schienale per un maggiore comfort. Permettono alle persone con mobilità ridotta di sedersi durante la doccia, riducendo il rischio di cadute. Sul nostro blog trovi una guida su come scegliere la sedia per doccia più adatta.
Che misure dovrebbe avere un bagno per disabili?
Un bagno accessibile dovrebbe avere una pianta quadrata e non allungata per ottimizzare gli spazi e permettere l'installazione di tutti gli arredi alle giuste distanze l'uno dall'altro. Per un bagno funzionale e accessibile, è consigliabile progettare una stanza con dimensioni di circa 200x200 cm.
Secondo la Legge n. 13 del 1989, lo spazio per la rotazione della carrozzina in un bagno accessibile deve essere di almeno 150x150 cm. Questo spazio è essenziale per permettere una rotazione completa a 360° della sedia a rotelle. La porta d’accesso deve aprirsi verso l’esterno per evitare di ostacolare i movimenti all'interno del bagno, e il gabinetto non deve essere alto più di 90 cm per garantire una seduta comoda e sicura.
Per quanto riguarda gli spazi di manovra, questi dipendono principalmente dal tipo di disabilità, dalle caratteristiche della persona e dalla tipologia di carrozzina utilizzata. Ecco alcune considerazioni specifiche:
- Persone che utilizzano un bastone: lo spazio d’ingombro minimo è di 75 cm.
- Persone che utilizzano stampelle: lo spazio di manovra deve avere una larghezza variabile dagli 80 ai 90 cm.
- Persone che utilizzano una sedia a rotelle: lo spazio d’ingombro deve essere di almeno 150 cm di larghezza per consentire una rotazione completa della carrozzina.
Inoltre, gli arredi del bagno devono rispettare queste caratteristiche:
- Lavabo: deve essere sospeso e posizionato a un'altezza compresa tra 80 e 85 cm dal pavimento, con uno spazio libero di almeno 70 cm sotto per permettere l’avvicinamento con una sedia a rotelle.
- WC: installato a un’altezza di 45-50 cm dal pavimento, con uno spazio laterale di almeno 80 cm su uno dei lati per facilitare il trasferimento.
- Maniglioni: posizionati accanto al WC, al lavabo e nella doccia, devono essere robusti e installati a un’altezza di circa 80-90 cm per offrire supporto durante gli spostamenti.
- Doccia accessibile: deve essere a filo pavimento o con un piatto doccia molto basso, dotata di sedile ribaltabile e maniglioni per garantire stabilità e sicurezza durante l’uso. Lo spazio doccia dovrebbe essere di almeno 90x90 cm.
- Pavimentazione: deve essere antiscivolo per prevenire cadute, sia nella zona asciutta che in quella umida.
Altri accorgimenti utili per un bagno disabili
Oltre alle misure strutturali, ci sono diversi accorgimenti che possono migliorare ulteriormente l'accessibilità e la sicurezza di un bagno per disabili:
- Porta del bagno: la porta deve disporre di corrimano e aprirsi verso l’esterno. Questo accorgimento è fondamentale per garantire che, in caso di malore, la porta non sia bloccata dalla persona caduta o dalla sedia a rotelle. Un'alternativa ancora più funzionale e sicura è l'installazione di una porta scorrevole, che offre un accesso più agevole e non intralcia lo spazio interno del bagno.
- Termostato: l'installazione di un termostato è molto utile poiché impedisce che dai rubinetti esca acqua troppo calda, prevenendo il rischio di scottature. Questa misura di sicurezza è particolarmente importante per le persone con sensibilità ridotta o con difficoltà a regolare la temperatura dell'acqua.
- Tubo della doccia: sostituire il tubo della doccia con uno più lungo è un accorgimento pratico che permette l’utilizzo della doccia in qualsiasi momento, anche da seduti. Un tubo doccia lungo e flessibile consente maggiore libertà di movimento e facilita le operazioni di igiene personale.
- Pulsanti di emergenza: posizionare pulsanti di emergenza facilmente raggiungibili è un altro accorgimento importante. In caso di bisogno, questi dispositivi permettono di chiamare rapidamente aiuto, aumentando il livello di sicurezza all'interno del bagno.
- Illuminazione: installare luci con sensori di movimento per un’accensione automatica riduce la necessità di cercare interruttori, facilitando l'accesso e migliorando la sicurezza.
Adottando questi accorgimenti, è possibile creare un bagno accessibile che migliora significativamente la qualità della vita delle persone con disabilità, garantendo loro maggiore autonomia e sicurezza nelle attività quotidiane.
Bagni per disabili: normativa
Le normative sui bagni per disabili sono fondamentali per garantire l’accessibilità e la sicurezza di queste strutture. In Italia, esistono diverse leggi e decreti che regolano la progettazione e l’installazione di bagni accessibili. Ecco le principali normative di riferimento:
1. Decreto Ministeriale n. 236 del 1989
Il Decreto Ministeriale n. 236 del 1989 stabilisce i requisiti tecnici necessari per garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata ed agevolata.
2. Legge n. 13 del 1989
Questa legge stabilisce le disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati. La legge prevede contributi per le opere necessarie ad eliminare le barriere architettoniche, comprese quelle nei bagni.
3. Legge n. 104 del 1992
Conosciuta come la "Legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate", la Legge 104/92 prevede diverse agevolazioni e benefici per le persone con disabilità, inclusi contributi e detrazioni fiscali per la ristrutturazione del bagno al fine di renderlo accessibile.